Demone Celeste Team | The Promised Neverland, Origin, Kono Oto Tomare, Akagami no Shirayuki-hime, Samurai 8, Orient

Votes given by Eidonko

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    Salve a tutti dopo un po’ di tempo sono ritornato a frequentare i forum di anime e manga. Che cosa posso dire di me, da quando ho memoria, sono sempre stato appassionato anime e manga nei momenti brutti e belli mi sono sempre "consolato" con loro. Posso solo dire una cosa nel momento più brutto della mia vita l'unica fonte di sostegno per un po’ di quiete è stato guardare Doraemon e leggere Slam Dunk.
    ANIME PREFERITI
    01 NEON GENESIS EVANGELION
    02 COWBOY BEBOP
    03 ONE PUNCH MAN
    04 TRIGUN
    05 YU DEGLI SPETTRI
    MANGA PREFERITI
    01 SLAM DUNK
    02 SUN KEN ROCK
    03 DEATH NOTE
    04 GANTZ
    05 HOLYLAND
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    ciao sono una ragazza appassionata di manga. spero di fare amicizia nel forum. Vorrei, se possibile ricevere l'abilitazione alle aree protette
  3. .
    Per non andare Off Topic, se vuoi, parlane QUI
  4. .
    Ciao e benvenuto nel forum! Abbiamo gusti simili, anche io adoro alla follia A Place Further Than the Universe <3
  5. .

    Perché nella vita bisogna leggere Berserk?



    Sayonara, Miura-sensei! (11 luglio 1966 - 6 maggio 2021)



    Durante la nostra vita, spesso ci capita di pensare o in alcuni casi dire "Quest'opera mi ha cambiato la vita", "Ha cambiato il mio modo di pensare", "Questo personaggio sembro io", "Questa è una storia che sembra sia stata scritta apposta per me" o frasi del genere. Di conseguenza dato che quella determinata opera ci è piaciuta che possa essere un film, una serie tv, un libro o un fumetto, iniziamo a pubblicare sui vari social alcune foto o citazioni di quella determinata opera, commentando con "Stupendo", "Meraviglioso" o "Questo è un Capolavoro!". Ma in realtà, quando pubblichiamo certe cose lo facciamo perchè quell'opera "Ha cambiato effettivamente la nostra vita" oppure perchè ci è piaciuta e basta?

    Ho scritto questa premessa per spiegarvi come un'opera possa cambiare una persona e come Berserk abbia completamente stravolto la mia vita e il mio modo di pensare sull'uomo, sulla realtà, sulla religione, sui sentimenti ed emozioni che proviamo. In poche parole Berserk è "Una parte di me" e vi spiegherò perchè quest'opera dovrebbe essere letta da tutti almeno una volta nella vita.

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    Iniziamo col dire che Berserk è un manga scritto e disegnato da Kentaro Miura. Il manga è serializzato in Giappone da Hakusensha sulla rivista Young Animal dal 1989 e tuttora in corso ed è composto da 40 volumi. Bisogna dire che il primo lavoro di Miura su quello che sarebbe poi diventato Berserk risale al 1988 ed è un one-shot (capitolo auto conclusivo) di 48 pagine intitolato Berserk - The Prototype. L'opera venne scritta dall'autore per il concorso della Scuola di Manga Comi della casa editrice Hakusensha. Soddisfatti del prodotto, gli editori gli proposero di serializzare la sua opera in quella che divenne la serie Berserk. Il capitolo auto conclusivo è stato in seguito pubblicato come bonus nel volume 14 della serie.

    Berserk racconta della storia di Guts (o Gatsu), un guerriero maledetto costretto a vagare senza sosta per sopravvivere e trovare vendetta. La storia, di genere dark fantasy, esplora le questioni più profonde della natura umana. Le tematiche principali sono l'illusorietà del libero arbitrio, l'oscuro e necessario potere della violenza, il destino dell'uomo, l'istinto di conservazione, l'onnipresenza del male. Berserk è un manga fantasy che non si svolge in un periodo ben definito. Grande ricerca venne fatta nel ricreare un contesto storico verosimile, mixando il periodo dei cavalieri dell'Alto Medioevo con il periodo rinascimentale. Compaiono vari riferimenti storici dalla Guerra dei Cent'anni (combattuta fra Francia e Inghilterra a cavallo fra la fine del 1300 fino a metà del 1400), all'inquisizione spagnola.



    Dunque, ho letto Berserk per la prima volta esattamente 10 anni fa (2010) all'età di 9 anni. Ho scritto anche l'età perché Berserk è un fumetto per adulti, non soltanto per la violenza presente nell'opera (sangue, combattimenti mortali, stupri etc), ma anche per la complessità psicologica dei personaggi e delle tematiche che tratta e tutto questo fa sì che sia rivolto ad un pubblico maggiorenne. Ma tutta questa violenza e difficoltà nel capire un manga del genere, non mi ha mai fermato durante la mia prima lettura neanche a quell'età, perché ormai la storia del protagonista mi aveva completamente conquistato e non potevo più farne a meno. In quel momento, non potevo mai credere che da lì in poi Berserk sarebbe diventato parte integrante della mia vita. Certamente non è che ho capito il senso della storia a 9 anni, ci ho impiegato tanto tempo e soprattutto anni per capire la vera bellezza di questo manga. Inoltre, serve anche una giusta maturità per recepire l'intento dell'autore che va ben oltre l'apparenza di ogni singolo fantastico disegno.

    Prima di iniziare, volevo precisare che non mi soffermerò particolarmente sulla storia ma su alcune caratteristiche di Berserk che non mi costringeranno a fare SPOILER. Nel caso ci fossero, saranno lievi e non danneggeranno una vostra futura lettura del manga!

    Detto questo, iniziamo il nostro viaggio in Berserk!

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    Partirei proprio dal titolo, perché chiamarlo “Berserk”? Il termine di derivazione inglese indica uno stato di rabbia, di furia cieca e fuori controllo. Il termine, ormai sempre più presente nel linguaggio colloquiale, deriva da un gruppo di guerrieri della Scandinavia, i berserkir, poi rinominati berserker. Un berserker era un guerriero che combatteva praticamente nudo, ferocissimo e capace di raggiungere uno stato di trance, la “berserksgangr”, durante la quale non sentiva più il dolore fisico, riuscendo a ignorare anche ferite piuttosto gravi sul campo di battaglia. Secondo alcune leggende questi guerrieri durante la battaglia si trasformavano nel loro animale idealizzato, ovvero l’orso, cosa da cui Miura ha sicuramente tratto ispirazione per quanto concerne la mostruosa trasformazione di Guts con indosso l’armatura del Berserker come mostrano questi disegni.



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    Il protagonista



    Che tipo di personaggio è Guts?

    Guts è un protagonista fuori dall'ordinario, mai visto prima in un fumetto in quel periodo, anche dal punto di vista fisico dato che ci viene presentato con un braccio metallico e con un occhio cicatrizzato. Guts è un personaggio che potrei definire "a due facce", perché se da una parte è un potente guerriero, forte e muscoloso che non ha paura di niente e affronta le avversità che la vita gli pone davanti con coraggio, dall'altra parte, invece, è una persona piuttosto timida che ha paura di avvicinarsi alle persone e relazionare con loro. Questa parte di lui è dovuta ad un passato tragico e disperato che faccio veramente fatica a paragonarlo con qualche altro personaggio nel mondo del fumetto. Infatti, non a caso, da piccolo è soprannominato "Il bambino maledetto" a causa della sua drammatica nascita. Infatti, nacque dal cadavere della madre in una pozzanghera di sangue e molti sostengono che sia un presagio di sventura. Ma il suo allontanamento dalle altre persone è soprattutto dovuto a delle vere e proprie violenze fisiche che ha subìto fin da bambino, all'età di 9 anni.



    Ma tralasciando la sua storia, perché Guts è un personaggio così memorabile e così adorato tra i lettori del fumetto?

    Perché Guts ha una caratterizzazione che non può essere classificata né come eroe né come anti-eroe. Nel senso che ha sia caratteristiche da eroe, ma anche da anti-eroe. Questo lo si può vedere già dal primo volume che rappresenta il prologo della storia. Infatti, vediamo che Guts dice a Puck (un piccolo elfo che gli farà da compagnia per tutta la storia) di essere solo interessato alla vendetta e quelli che vengono uccisi da lui a causa della sua sete di vendetta, non sono altro che esseri deboli che non meritano di vivere e che non sarebbero neanche dovuti nascere. Oppure, quando dice vicino a Teresia, personaggio presente soltanto nel prologo, che se vuole suicidarsi può farlo liberamente (come dice nel disegno postato sotto) e che non gli interessa niente della sua inutile esistenza. Inoltre, in alcuni disegni viene rappresentato come un personaggio tormentato, pazzo e feroce che non ha alcuna pietà per chi sta uccidendo. Ma questa sua apparenza fredda e insensibile, in verità, nasconde tanto e copre un dolore che sembra ormai irreparabile. Un dolore che ci verrà raccontato attraverso un flashback che narrativamente parlando può essere considerato come una "Sacra Scrittura".




    Però Guts non è questo alla fin fine, non ha come suo unico scopo solo quello di vendicarsi, ma ha qualcuno che veramente tiene a cuore e che vuole difendere. Questi suoi sentimenti per questa persona, lo faranno cambiare nel corso della storia, lo faranno diventare più "socievole", più aperto nel relazionarsi con gli altri, perché gli servirà aiuto per difendere la cosa che tiene più della sua stessa vita. Ed è qui che cambia il suo modo di vivere, capisce che non può condurre una vita solo nel nome della vendetta, ma ci sono cose ben più importanti da fare e da proteggere. Questo è Guts, una persona profonda, complessa, difficile da definire, anche per la sua caratterizzazione che si sviluppa continuamente nel corso della storia. Guts è uno dei punti di forza di questo manga e solo per questo motivo si dovrebbe leggere Berserk.

    Guts anche se è un personaggio di un fumetto, sembra una persona Vera, Umana che sembra sia esistita veramente!


    Il momento in cui cambia la vita di Guts!




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    Lottando contro il proprio destino



    Questo è il principale tema di Berserk! E la domanda sui cui si basa la storia è: "Il destino lo creiamo noi con le nostre scelte e quindi abbiamo il libero arbitrio" oppure "è già stato scritto da qualcuno superiore all'essere umano?".

    Diciamo che in Berserk, il destino viene rappresentato come qualcosa di già scritto, ma non per questo bisogna accettarlo. Noi possiamo ribellarci al fato ed è questo che ci racconta Berserk con Guts. Il nostro protagonista si ribella con forza e vigore a tutte le volte che il destino lo pone davanti alla morte, soprattutto in un punto cruciale del racconto su cui poi si baserà tutta la storia.



    Infatti, come ho scritto sopra, fin dalla sua nascita era destinato a morire, ma venne poi trovato da una donna che lo allevò come se fosse suo figlio. Il destino è molto crudele con Guts, infatti, innumerevoli volte gli è stato detto "tu saresti dovuto morire insieme al cadavere di tua madre" e questa è una violenza psicologica pesantissima, soprattutto perché era ancora un bambino. Ma non per questo Guts rinunciò a vivere, anzi, divenne un mercenario pronto a combattere per restare in vita. Anche se tutto questo, non è niente in confronto a quello che poi il protagonista dovrà affrontare nella propria vita come demoni o creature mostruose.

    Tutto questo però un essere umano può sopportarlo fino ad un certo punto. Infatti, durante la storia, il destino porterà Guts a dover combattere anche contro sé stesso per mantenere la sua sanità mentale o cadere nell'abisso e diventare un mostro. A questo proposito, ci sono dei disegni fantastici che rappresentano perfettamente questo conflitto interiore di Guts.




    Tutto questo in Berserk è scritto e illustrato in modo meraviglioso!

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    Filosofia e religione



    In Berserk filosofia e religione si intrecciano, si fondono in un certo senso. Le frasi dette da Void, uno dei membri della Mano di Dio: “Benvenuti agnelli dell'empia divinità creata dall'uomo” e "Questa è la crudele misericordia del Dio creato dall'uomo” sono la manifestazione in cui la filosofia, in questo caso del male, e la religione sono collegati. Tutte e due le frasi riprendono dalla filosofia una citazione di Nietzsche in cui afferma "E l'uomo, nel suo orgoglio, creò Dio a sua immagine e somiglianza".



    Ma chi è questo Dio in Berserk?

    Il Dio è la malvagità pura che emana da sé la sua essenza facendo nascere i suoi Angeli, gli Apostoli e il mondo. Il cosmo è comandato dalla forza, dalla violenza e dalla sopraffazione. Per la pietà non c’è spazio. In questo mondo i deboli e impotenti uomini creano un falso Dio, un Dio (finto) misericordioso che ha la potenza e la facoltà di salvarli da una realtà di orrori e stupri. La realtà, dunque, non viene più presa in considerazione con il conseguente allontanamento, da parte dell’uomo, dalla fattualità. Ma un Dio buono non avrebbe modo né motivo di esistere, la natura è chiara e urla la sua essenza dal profondo del baratro. La malvagità e la violenza hanno sempre la meglio sulla bontà e sulla gentilezza.

    Il Dio creato dagli uomini non può che rispettare il suo stesso disegno divino, rendendo palese come la malvagità sia la parte necessaria della natura dell’uomo e degli animali, la bontà e il bene sono creature artificiose e distanti, create a loro volta dall’avidità dell’uomo. Sentiamo il bisogno di avere una giustificazione che ci spinga a non comportarci come il nostro intimo ci consiglia. Come dice Feuerbach "Non è Dio che ha creato gli uomini, ma è l'uomo che ha creato Dio". Questo per dire che l'uomo sente proprio il bisogno di avere qualcuno superiore a lui e quindi la necessità di avere una "risposta" sul perché accadono situazioni spiacevoli e disperate nella sua vita.




    La società, da noi stessi creata, ci costringe a comportarci bene in un sussulto auto-conservativo senza rendersi conto del gioco malato a cui sottopone i suoi partecipanti. La società per quanto sembri un baluardo di regolarità e bontà nasconde nella sua struttura il marcio di cui è composta. Per esempio, la religiosità che imbriglia e impedisce la natura, è debole e anche i suoi esponenti non sono altro che maschere di odio e violenza camuffate da salvatori. I praticanti sono vittime dei loro istinti ma preferiscono ignorarli o attuarli usandoli in maniera contorta e distorta come a trovare una giustificazione ai loro istinti puramente malvagi. Siamo costretti a trovare qualcosa di buono nel reale per convincerci che valga la pena vivere, ma se apriamo gli occhi vediamo che la realtà non è altro che un inferno, dove bisogna combattere per vivere.

    Inoltre, è inutile pregare perché i miracoli non esistono e come dice Guts (come nell'immagine allegata sotto) "Non pregare! Se no, avrai le mane occupate e non potrai combattere". Se nella tua vita vuoi un miracolo, quello spetta soltanto a te, con le tue stesse mani devi crearlo, perché non esiste il tanto famigerato "Salvatore del mondo" e non c'è nessuno che ti può aiutare se non tu stesso.
    Perché, alla fine, l'autore con Berserk ci vuole dire che Dio per definizione è l'insieme di tutte le caratteristiche umane portate alla perfezione e dato che le persone in Berserk non riescono a vedere il male, il Dio creato dagli uomini rappresenterà il male assoluto. La sola esistenza dei suoi Apostoli, entità così potenti eppure così lontane dal concetto di perfezione, rende evidente come l’esistenza del vero Dio sia necessaria. Ma dato che nel mondo non esiste il concetto di "perfezione", di conseguenza anche Dio non è perfetto. Questo però non deve far pensare che sia costretto a scaturire malvagità incontrollatamente, piuttosto è liberissimo di esprimerla, compiendo il suo volere sul mondo attraverso i membri della Mano di Dio.






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    Disegno



    Non c'è molto da dire sulle illustrazioni di Kentaro Miura su Berserk, perché in questo caso bisogna far "parlare" i disegni. Infatti, sono di una bellezza incredibile, vere e proprie opere d'arte in bianco e nero che potrebbero tranquillamente essere esposte in un museo per quanto siano meravigliose e perfette. Ecco alcuni esempi:

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    Inoltre, l'autore rende alcuni omaggi ad artisti come Escher, Bosch, Gustav Dore e Albrecht Durer.


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    Monologo su Guts (SPOILER!)





    Quando vidi la prima volta questo disegno rimasi pietrificato perché mi domandai "Allora anche lui soffre emotivamente?". Era un disegno che non mi sarei mai aspettato e sopratutto un comportamento non da Guts. Ma alla fine ha anche lui un cuore, anche se ha sofferto molto emotivamente questo non significa che deve essere sempre spietato e brutale ed è proprio questo che l'autore vuole trasmetterci attraverso questa illustrazione. Vedendo questo disegno, automaticamente sono entrato in simbiosi con Guts e ho sempre voluto scrivere questo monologo:

    "Mio caro Guts, non piangere! Si, hai ragione, hai sofferto tanto, tantissimo nel corso della tua vita. Tutto il dolore che hai provato, l'hai manifestato combattendo le tue numerose battaglie che la vita ti ha posto davanti. Il tutto ebbe inizio già dalla tua venuta al mondo, nascere dal cadavere di una madre impiccata e compiere il primo gemito in una pozzanghera di sangue, non è un inizio di vita "felice", anzi, il più tragico che possa mai esistere.

    Poi, dopo la morte della tua madre adottiva, tutti quelli intorno a te, ti hanno sempre visto come una disgrazia dicendo sempre che tu eri un bambino maledetto e dovevi morire appena nato. Però, non hai mollato! Hai iniziato ad imparare l'arte della spada e sei diventato un mercenario per poter continuare a vivere. Tutto questo te l'ha insegnato Gambino, l'uomo che consideravi tuo padre ma che alla fine non ti voleva neanche un briciolo di bene. Infatti alla prima occasione ti ha venduto a quel maiale di Donovan e sei stato violentato per una notte intera.

    A causa di questo, hai perso la fiducia in tutte le persone accanto a te e non volevi relazionarti con nessuno per paura di essere di nuovo ferito. Però, hai trovato una donna, di nome Caska, che ami più di te stesso ed è diventata cosa più preziosa per te in questo mondo che è sempre stato ostile e duro con te. Ma proprio quando hai trovato qualcosa di così importante, il destino ti ha girato le spalle e ti ha spedito letteralmente all'inferno e ti ha fatto provare la vera disperazione.


    Qui, hai visto la morte davanti ai tuoi occhi, hai visto la tua donna essere stuprata dal tuo migliore amico (Griffith devi morire ma proprio male, male, male...malissimo!) ma sei sopravvissuto con un coraggio che mi sembra difficile da definire umano e sei riuscito a rimanere in vita perdendo solo un braccio e un occhio in quel posto demoniaco. Questo è il risultato che i miracoli avvengono solo grazie a sè stessi. Ma non è finita qui! La tua ragazza ha perso la ragione, dopo quello che ha dovuto sopportare e subire in quel posto infernale e tu, soltanto tu, mio caro Guts, sei riuscito a trasformare quella terribile esperienza in una ragione di vita. Hai deciso di vivere vendicandoti e hai ucciso, strapazzato, trucidato apostoli su apostoli in nome della tua vendetta, ma sentivi un vuoto dentro di te, sentivi che ti mancava qualcosa, qualcosa di importante.


    Si, l'avevi capito! Ti mancava Caska al tuo fianco, avevi proprio il bisogno di averla accanto a te. Ma ormai, non era più quella di una volta, era diventata infantile, incapace di intendere e di volere. Ma non hai demorso! E infatti, l'occasione che aspettavi da tempo, tanto tempo è arrivata, ovvero, il modo di far ripristinare la ragione alla tua ragazza. Sei riuscito ad arrivare in quel fatidico posto e sei riuscito nel tuo intento. Caska ha ripreso la ragione! Ma come accade nella tua dura vita, dietro una piccola gioia, il destino ti fa un brutto scherzo. Infatti, dopo il suo risveglio, lei non può vederti né sentire la tua voce, devi stare lontano da lei perché le provochi svenimenti a causa dei terribili ricordi vissuti in quell'inferno.



    Ma non preoccuparti! Stesso tu, ci hai insegnato a non mollare mai nella vita qualunque cosa accada, ci hai insegnato a combattere contro tutto e tutti, anche contro l'inferno e il diavolo in persona. Proprio perché dentro di te, senti una piccola fiamma chiamata speranza che ti dà la forza di andare avanti. Perciò non demordere proprio ora, avrai di nuovo Caska al tuo fianco, basta avere solo un altro po' di pazienza e vedrai che tutto si risolverà come hai sempre desiderato e voluto. Ritorneranno di nuovo quei giorni così dolci, teneri e romantici, proprio come quella volta vicino alla cascata. Forza, Guts!".



    Fine SPOILER!



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    Commento finale



    Essendo arrivati alla fine, vi starete chiedendo:

    "Quindi? Perché nella vita bisogna leggere Berserk?".

    Una risposta oggettiva già l'ho data e sono i punti che ho trattato sopra (il protagonista, il destino, la filosofia, etc.). E non è cosa da poco, dato che è difficile trovare un'opera che contenga una narrazione della storia così logica e lineare per tutti i 40 volumi finora pubblicati; una caratterizzazione dei personaggi, soprattutto di Guts, con i loro drammi interiori, raccontata ed illustrata divinamente; trattare tematiche così profonde e complesse, come il destino, in modo sublime. Infine, ultimo non per importanza soprattutto per un fumetto, i disegni che sembrano opere d'arte. Già da tutti questi motivi, si dovrebbe iniziare a leggere Berserk.



    Ma non siete ancora convinti? Allora, vi racconto la mia esperienza personale...

    Come ho accennato all'inizio, ho cominciato a leggere Berserk nel 2010, all'età di 9 anni. Durante la prima lettura, sono riuscito a cogliere veramente poco, per non dire niente, di cosa effettivamente l'autore volesse trasmettere ai lettori con questa sua opera, anche se la storia mi aveva già colpito e conquistato che non riuscivo più a farne a meno. Ma ricordo come se fosse ancora ieri di una frase che ormai fa parte della mia vita (con disegni allegati sotto): "Scappando, non troverai mai la felicità che cerchi. Dovunque si vada, l'unico posto che ci attende è sempre un campo di battaglia". Una citazione che ha mi ha sempre destato interesse, ma che non riuscivo a capirne il vero significato. Passano gli anni e seguo ormai quotidianamente tutti gli sviluppi riguardante il mondo di Berserk, l'uscita dei nuovi capitoli, dei nuovi volumi, futuri annunci cinematografici e quant'altro. Ma circa due anni fa, arrivò il giorno che cambiò completamente la mia vita e di conseguenza anche il mio modo di considerare la realtà. Lo definirò sempre come "Il giorno del mio cambiamento" e dove nel quale capii cosa voleva raccontare realmente Kentaro Miura con Berserk dietro a quei disegni.




    Tutto iniziò durante una mia attività di volontariato. Per non dilungarmi troppo, in questo piccolo appartamento abitavano un gruppo di ragazzini senza genitori e c'era uno di loro che se ne stava in disparte mentre guardava una foto. Mi avvicinai a lui e iniziammo a parlare; mi disse che proveniva dall'Africa, mi raccontò del suo viaggio per arrivare in Italia e infine da chi venne adottato. Nella foto, infatti, era raffigurato suo padre adottivo che però venne a mancare dopo qualche anno e di conseguenza rimase di nuovo da solo. Ma mentre parlavamo,ecco che sentii la frase che portò al mio cambiamento definitivo. Quel ragazzo mi confidò queste parole:

    "Mio padre, mi diceva sempre che assomigliavo ad una certa persona di nome Gatsu. Non mi ha mai detto il perché, ma mi ha sempre ribadito che mi avrebbe raccontato la sua storia una volta diventato più grande. Inoltre, mi citava sempre alcune sue parole di come il mondo fosse un posto veramente ostile e che bisognava sempre combattere con tutto sè stesso contro le avversità della vita. Questo perché dovunque si vada l'unico posto che ci attende è sempre un campo di battaglia".

    Dopo queste parole, rimasi sconcertato per un paio di minuti, non riuscivo a pronunciare nemmeno una parola fino a quando lui non disse che era sempre stato curioso di sapere qualcosa riguardo alla storia di Guts. E allora, gli risposi che gli avrei raccontato la vita di una persona che alla fine sarebbe stata quella del protagonista di Berserk. Finito il racconto, vidi che i suoi occhi luccicavano di felicità, il ragazzo capì che quella era la storia che suo padre aveva sempre avuto intenzione di raccontargli. In effetti, è vero, l'infanzia di quel ragazzo era molto simile a quella di Guts, non avendo conosciuto i suoi veri genitori, rimase di nuovo solo dopo la morte del suo genitore adottivo e un'altra similitudine è che aveva combattuto fin da bambino per sopravvivere proprio come Guts. Ma questo è il mio punto di vista, chissà quale somiglianza vedeva suo padre in lui.



    Vi ho raccontato questa mia esperienza perché è stato il punto di svolta della mia vita, in cui capii attraverso la storia di questo ragazzino, che la vita è un susseguirsi di battaglie proprio come diceva Guts e che quindi la famosa citazione di Berserk che mi è rimasta impressa non è altro che una metafora della vita. Perciò, posso considerarlo e dirlo con certezza che Berserk è "La mia opera", tutti gli eventi importanti della mia esistenza hanno sempre avuto un collegamento con questo fumetto. Questo è per dire anche, che a primo impatto non si può mai affermare con sicurezza se quell'opera che vediamo o leggiamo ci ha cambiati profondamente, ma ci vuole tempo per metabolizzare l'idea, l'intento e il messaggio di quell'opera. Soprattutto, se stiamo parlando di un'opera del genere, perché non puoi pretendere da te stesso di assimilare perfettamente il reale concetto (che poi non è neanche uno, ma questo dipende da persona a persona) di Berserk in una sola lettura, ma ci vuole tanto studio dietro e un'analisi molto approfondita per ogni singolo personaggio e capitolo. Io ci ho impiegato ben 8 anni (certo ha influito anche l'età in cui ho iniziato a leggerlo) per capire appieno cosa rappresentasse la storia di Guts, analizzandolo in ogni singola sua parte, e di conseguenza, riconoscendone il vero valore, l'ho potuta considerare "l'opera della mia vita". La vera bellezza di questo manga è proprio che dietro ad ogni singolo disegno c'è una storia che può rappresentarci in un modo o nell'altro. Per questo motivo, le frasi che ho scritto come esempio nei primi 2 righi del topic possono essere sintetizzate, per me, in una singola parola: "Berserk".

    Quindi, perchè bisogna leggerlo? Perché Berserk racconta metaforicamente la vita di ognuno di noi, in quella di Guts che combatte contro la morte ogni singolo giorno fin da quando è nato e che ti fa capire che la vita è un inferno e che non esiste un luogo chiamato "paradiso" in cui si può essere veramente felice, spiegandoti quali siano i veri valori morali che ci danno la forza per combattere. Ti sbatte in faccia una realtà crudele, cupa ma ad un certo punto anche illusoria e che mostra ogni sfaccettatura di come gli uomini l'affrontino con tutte le loro paure, angosce e disperazioni. Ti mostra che si può sfuggire al proprio destino, lottando con tutto sé stesso e che non esiste un fantomatico "Messia" pronto a salvarti. Un altro motivo importantissimo sono i drammi interiori, l'autore scava dentro ogni singolo personaggio, facendoli riflettere su cosa hanno sbagliato finora e riconoscere ed accettare i propri difetti, così che ogni lettore possa interagire e immedesimarsi in ogni singolo personaggio. È proprio per questo motivo che i personaggi cercheranno in tutti i modi possibili ed immaginabili di non ripetere gli stessi errori fatti in passato e il protagonista ne è l'esempio lampante. Infatti, durante la storia si chiede spesso:

    "Perché... perché si comprende il valore delle cose solo quando ormai le abbiamo perdute?





    Ma questa mia lunga risposta può essere riassunta in una singola frase che risponde perfettamente anche al titolo:

    Berserk racconta la VITA!


    Infine, un'ultima cosa! Non fatevi frenare dalla mancanza di un finale, non c'è bisogno di sapere come va a finire la storia per poter apprezzare completamente questo fumetto. Leggetelo tranquillamente e non ve ne pentirete!

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    "Scappando, non troverai mai la felicità che cerchi. Dovunque si vada, l'unico

    posto che ci attende è sempre un campo di battaglia".





    Edited by Pasker - 15/11/2022, 00:00
  6. .
    Chihayafuru

    • Manga Scan Italiano •

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    Chihayafuru

    ↘Titolo: Chihayafuru
    ↘Autore:Suetsugu Yuki
    ↘Editore: Kodansha
    ↘Rivista: Be Love
    ↘Tipo: Josei
    ↘Generi: Sentimentale, scolastico, sport
    ↘Anno: 2007
    ↘Tankōbon: 42 In Corso
    ↘Editore it.: Inedito
    ↘Anime: Prima Stagione - Seconda Stagione - Terza Stagione

    TRAMA

    Chihaya Ayase è una ragazza che sembra disposta a tutto per supportare la carriera di modella della sorella. Ma quando conosce Arata Wataya, talentuoso giocatore di Karuta, inizia ad appassionarsi al gioco e a trovare la sua strada e il suo nuovo obiettivo: diventare la migliore giocatrice di karuta in Giappone. Giunta alle superiori, Chihaya fonda un club di karuta con l'aiuto del suo amico d'infanzia, Taichi Mashima, cercando nuovi membri e continuando il percorso per arrivare alla vetta.

    VOLUMI


    In collaborazione con Chihaya Group

    VOLUME 01

    Capitolo 001
    Capitolo 002
    Capitolo 003
    Capitolo 004
    Capitolo 005

    VOLUME 02

    Capitolo 006
    Capitolo 007
    Capitolo 008
    Capitolo 009
    Capitolo 010
    Capitolo 011







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    Edited by Aiko. - 27/5/2019, 21:40
6 replies since 7/6/2020
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