Hunter x Hunter

Yoshihiro Togashi

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  1. M. K.
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    Hunter x Hunter lo ho amato..! Uno se non forse il mio anime preferito... Lo rivedrei perfino adesso tutto d'un fiato

    Quel che mi piace moltossimo che il Bene e il Male non esistono, o quantomeno non sono presentati come le facce di due medaglie disgiunte. Non esistono personaggi malvagi a 360 gradi, personaggi solo buoni o solo cattivi, ma esseri umani che possono fare allo stesso tempo sia il bene che il male, come nella realtà. Togashi ha concepito dei personaggi letteralmente ambigui che posseggono, al di là dello schieramento scelto, una precisa motivazione e dei principi non dissimili da coloro che agiscono nello schieramento a loro opposto. Ed anche chi appare puramente malvagio, alla fine non lo è del tutto. In fin dei conti un uomo, per quanto sinistro, possiede pur sempre un cuore ed un obiettivo da raggiungere, avrà sempre una persona a cui tiene e per la quale/i quali sarebbe disposto ad immolarsi. Non a caso in HXH non si riesce ad esultare per la morte di alcuni personaggi considerati "cattivi", anzi, solitamente si avverte una strana amarezza, quasi compassione e pena nei loro confronti (cosa che davvero di rado accade con altri shonen), facendoci indirettamente comprendere che una parte di bontà e di malvagità si trovano in chiunque, nessuno escluso.

    infine, è l'amicizia tra Gon e Killua. Un'amicizia fraterna, pura e toccante raccontata con una cosi particolare enfasi da renderla un'autentica colonna portante di quest'opera. In effetti, lo dico onestamente, mi piace pensare che in questa serie vi siano ben due protagonisti e non solo uno (beh, a dire la verità questo vale solo da un certo punto in poi): da una parte il puro e luminoso Gon e dall'altra l'assassino e tragico Killua - quanto mi piace questa strana "coppia".

    Si affrontano e ritroviamo durante la visione/lettura la statistica, la psicologia, l'evoluzionismo, l'ecologia, la geografia, l'economia, la vendetta, la spiritualità, la filosofia: da questo punto di vista, sia contenutistico che di ambientazione, trovo HXH un'opera a 360 gradi e, come tutte le grandi opere, sa far riflettere anche dopo aver chiuso un volumetto o aver spento la TV; insomma più di uno shonen, anzi, possiede un cuore seinen.
     
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19 replies since 24/8/2016, 20:08   778 views
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